I ripopolamenti
Seminereste voi insalata e pomodori, carote e piselli, patate e cetrioli in un prato o ancor peggio in bosco?
La risposta è ovvia perché l’aspettativa di un rigoglioso raccolto sarebbe sicuramente disattesa.
E non tagliereste un prato nel tentativo di raddoppiare la produzione di fieno l’anno successivo ?
I contadini sanno che per ogni ettaro si possono ottenere 9-10 tonnellate di fieno (e principalmente dal primo sfalcio di maggio) e che è anzi assolutamente dannoso alla produzione far invecchiare il prato. Nell’evoluzione naturale infatti, lasciato a se stesso, si straformerà con il tempo in un labirinto di arbusti, piccolo segno del bosco che arriverà, e di certo non produrrà più erba di oggi.
E nel lago?
Beh le leggi della natura valgono anche qui ma estese, per così dire, anche alla fauna.
Chi ha a casa un acquario lo sa bene: a meno di ricorrere a artifizi che ne modificano le capacità di ossigenazione e di ricambio dell’acqua, di filtraggio e magari di lotta ai batteri e ai virus, a un dato volume di acqua corrisponde la sopravvivenza di un quantitativo (in peso) di pesci: 3 esemplari da 1 etto o 30 da 10 grammi, giusto per fare un esempio.
Un lago eutrofico come il nostro “produce” (il verbo suona strano lo so, ma per ora seguitemi: prossimamente chiariremo questo e molti altri aspetti straordinari della vita del lago) 100 quintali di pesci per km2 all’anno: 1.500 quintali sui 15 km2 di estensione totale.
E poco importa se li peschiamo (ovviamente non nel periodo di posa delle uova mi raccomando) o se li lasciamo vivere tranquilli: l’anno successivo ne ritroveremo sempre in equale quantità (in peso: non soffermiamoci per il momento a ragionare sugli equilibri fra le specie o sull’invecchiamento ma ragioniamo solo sui quantitativi).
Volete una prova?
Da qualche anno in “aiuto ai pescatori” è arrivata una colonia di affamatissimi cormorani.
Chi si occupa di queste cose ha stimato fino a 800 esemplari presenti sul lago e nella vicina palude Brabbia e ha ben chiara anche la loro voracità: fino a 400/500 grammi di pesce al giorno.
In un anno fanno, per difetto, circa 700-800 quintali di pesce che in modo naturale viene costantemente rimpiazzato dalla capacità di produzione del lago (ogni pesce depone fino a 3-400.000 uova).
Se per assurdo i cormorani sparissero i pesci nel lago di certo non raddoppierebbero.
La Cooperativa dei Pescatori è ben consapevole di queste dinamiche e utilizza i ripopolamenti come strumento (combinato a quello dello sfoltimento, altrimenti sarebbe come seminare pomodori in un prato di ortiche) per tentare di riequilibrare le presenze delle varie specie di pesci, totalmente stravolte dalla deriva eutrofica degli anni ‘70 ed ’80 e dall’ingresso (criminale) di specie alloctone.
Ma qui ci fermiamo… per ora!
Il discorso è infatti molto ampio e la questione la affronteremo in maniera sistematica a breve quando vi racconteremo di come respira il lago, del collettore, della nostra lotta a favore dei ripopolamenti del Boccalone, delle alghe, della stratificazione …